Pasquale De Luca

Le principali voci italiane della Moda

(1925)


Scheda a cura di Caterina Canneti

Autore

Pasquale De Luca

Titolo

Le principali voci italiane della Moda

Datazione

1925

Editore

Casa editrice Varietas

Luogo di pubblicazione

Milano

Tipologia testo
Nota bibliografica

Per la riflessione linguistica di De Luca sui forestierismi della moda e sul suo dizionario, cfr. De Luca 1925a e b. Per la seconda edizione di questo repertorio, cfr. De Luca 1925bis. Per i repertori lessicografici sui forestierismi della moda successivi a quello di De Luca, cfr. Meano 1936 (per il quale si veda Bonadonna 2014 e Altissimi 2020) e Dizionario cotoniera I-XVIII. Per la riflessione linguistica su quest’ambito, cfr.: Bolelli 1942; Bollettino cotoniera 1941abcde, 1942 e 1942abcd; Meano 1942 e 1943abcd. Sul rapporto tra ideologia e lessicografia in epoca fascista, cfr. Fanfani 2019. Sulla politica linguistica del regime, cfr. Klein 1986 e Raffaelli 1983.

Ideazione e carattere dell'opera
L’opera di Pasquale De Luca, Le principali voci italiane della Moda, pubblicata nel 1925, rientra nel vario filone della lessicografia puristica di epoca fascista (cfr., fra le altre, la scheda di Jàcono 1939 in ALON). Si tratta di un volumetto di poche pagine, dedicato a un particolare settore del lessico, quello della moda, che all’epoca, come accadde anche ad altre terminologie specialistiche (cfr., ad esempio, i repertori relativi al lessico sportivo già schedati in ALON: Zangrilli 1921, De Luca 1924, Sassi 1927, De Felice-Venturini 1942), divenne un bersaglio del purismo nazionalista e xenofobo (cfr. Raffaelli 1983: 169).
Alla sostituzione dei forestierismi della moda sono dedicati anche diversi articoli della rubrica Una parola al giorno tenuta da Paolo Monelli sulla «Gazzetta del Popolo»; vedi pyjamas (Monelli 1932a), atelier (Monelli 1932b), parure (Monelli 1932c), foncé (Monelli 1932d), inseriti poi in Barbaro dominio (Monelli 1933). Già dal 1905, alcuni forestierismi della moda sono registrati anche nel Dizionario moderno di Alfredo Panzini (ad esempio, bijou e bijouterie, blouse, crochet, fashion, lingerie, parure, slip, ecc.; cfr. Panzini 1905).
Nel 1935 il regime fonda a Torino l’Ente Nazionale della Moda, per promuovere la moda italiana e per contrastare la diffusione di quella francese (e del suo lessico): «la Francia, e in particolare Parigi, ha iniziato a dettar legge su tagli, capi, tendenze e tessuti nel passaggio tra XVIII e XIX secolo, mantenendo costante il prestigio di prestiti e calchi[…], mentre l’autarchia perseguìta dal regime «ha scoraggiato l’adozione di forestierismi e contribuito al dispiegamento di risorse morfolessicali autoctone per soddisfare le esigenze neologiche delle riviste di moda» (Ondelli 2020: 73-74); dunque, «mentre nei primi vent’anni del Novecento si conferma la presenza massiccia di francesismi e, in misura minore, di anglicismi, già rilevata durante il secolo precedente, a metà degli anni Trenta si assiste alla graduale sostituzione degli stranierismi per mezzo di alterati (per es. abitino, camicettina, caschetto ecc.), polirematiche che specificano variamente le tonalità dei colori (per es. rosso cuoio, lampone, vinaccia ecc.) e traduzioni più o meno costanti dei nomi dei capi (per es. tailleur può essere reso con costume, completo o vestito a giacca ecc.» (ib.).
Nel 1936, viene pubblicato il repertorio di Cesare Meano (Meano 1936), incaricato dall’Ente Nazionale della Moda di «riesaminare, parola per parola, tutto il materiale già raccolto» dall’Accademia d’Italia sull’argomento (Raffaelli 1983: 213). Meano continuerà a pubblicare, negli anni successivi, note linguistiche nel «Bollettino» dello stesso Ente (tra il 1942 e il 1943; cfr. Meano 1942 e 1943abcd). E nel 1938, Vincenzo Musella scrive su «Giovanissima» che «tutti dobbiamo concorrere alla bella battaglia per l’italianizzazione del linguaggio della moda», necessità che si originava dalla convinzione che «le parole straniere non sono solo veicoli di influssi spirituali stranieri, ma anche, e soprattutto nel delicato campo della moda, veicoli di materiali importazioni dall’estero» (Musella 1938).
A partire dal 1941, anche il «Bollettino della cotoniera» pubblica note e articoli di argomento linguistico. Fino al 1943, esce a puntate il Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti, compilato da Giovanni Strobino (Direttore della R. Scuola professionale “A. Bernocchi” di Legnano) per la parte tecnica, e da Emilio Villa per quanto riguarda le notizie etimologiche e storico-letterarie (cfr. Dizionario cotoniera I-XVIII); un repertorio che non ebbe però l’intenzione specifica di condannare i forestierismi del settore, quanto invece quella di rappresentare «una sommaria esposizione esplicativa riguardante le più importanti denominazioni in uso» che stavano diffondendosi all’epoca (Dizionario cotoniera 1941a: 176). Tra il gennaio e il febbraio del 1943, si pubblica inoltre una nota sulle Voci straniere dell’industria tessile, un sunto della relazione tenuta da Armando Comez e Giovanni Strobino all’Accademia d’Italia durante una discussione sulla sostituzione italiana di voci straniere dell’ambito tessile (cfr. Bollettino cotoniera 1943). Da considerare anche il bando che la rivista «L’Organizzazione scientifica del lavoro» lanciò nel fascicolo del gennaio 1941, con la richiesta di collaborazione, rivolta a coloro che avrebbero potuto farlo, per «un vocabolario di parole tecniche straniere che non hanno una corrispondente esatta traduzione», ponendo ai lettori i seguenti due quesiti: «quali parole straniere vi sono note nel campo della tecnica e dell’organizzazione?» e «Quali parole italiane proponete in sostituzione ad ognuna di esse?» (cfr. Organizzazione 1941 e Bollettino cotoniera 1941a). Seguirono, quindi, nei fascicoli successivi dello stesso anno, le risposte dei lettori che tentarono di fornire l’equivalente italiano di forestierismi appartenenti a diversi ambiti tecnici, tra cui anche quello tessile.
Si guardi, poi, agli Appunti lessicali sulla fraseologia neologistica ed esotica nel campo cotoniero (Bollettino cotoniera 1941c – nel cui sottotitolo si ribadisce, di concerto all’attività dell’Accademia d’Italia contro i forestierismi, l’intenzione dello stesso «Bollettino», ovvero quella di «apportare il suo contributo all’iniziativa» e di iniziare così «la recensione della fraseologia straniera che ancora perdura nel campo dell’industria e del commercio cotoniero»: 173), alla nota di Emilio Villa sui Neologismi dell’industria delle fibre tessili artificiali (Villa 1942) e alla riflessione di Tristano Bolelli dal titolo Il posto di alcune voci sull’industria tessile nei vocabolari italiani (Bolelli 1943). La riflessione sui forestierismi della moda nel periodo fascista, dunque, fu più viva che mai e il dizionario di Pasquale De Luca qui considerato rappresenta uno dei primi contributi in quest’ambito. 
Storia editoriale

Il repertorio di Pasquale De Luca sui forestierismi della moda rappresenta il terzo capitolo del suo lavoro linguistico per «Varietas». Nel 1923 aveva pubblicato la Piccola guida dello scrittore corretto, mentre nel 1924 uscì il dizionario dedicato ai forestierismi sportivi, ovvero Le principali voci italiane dello Sport (si veda la scheda in ALON).
La riflessione linguistica di De Luca sul lessico della moda inizia presumibilmente nel gennaio 1925, quando pubblicò su «Varietas» una nota dal titolo Il fuorestierismo nella moda, nella quale commentava la larga diffusione di termini stranieri del settore, attribuendo la colpa di tale fenomeno ai libri e soprattutto alla stampa (cfr. De Luca 1925a: 43-44). Nel numero del 1° marzo 1925, egli annunciò quindi l’uscita delle Principali voci italiane della Moda (De Luca 1925b), riportandone l’introduzione (De Luca 1925c: 200), e, nei numeri successivi della rivista, furono pubblicati numerosi commenti di personalità dell’epoca riguardo al repertorio (De Luca 1925d, De Luca 1925e, De Luca 1925f, De Luca 1925g). Le principali voci italiane della Moda ha avuto una seconda edizione riveduta e aumentata probabilmente pubblicata nello stesso anno 1925 (De Luca 1925bis), di cui una copia con dedica autografa di Pasquale De Luca a Cesare De Lollis è conservata alla Biblioteca dell’Accademia della Crusca (Fondo Migliorini 951). 

Paratesto

Il repertorio di De Luca sui forestierismi della moda si apre con un frontespizio in cui si rintracciano informazioni su autore («PASQUALE DE LUCA Socio corrispondente dell’Accademia Pontaniana e dell’Acc. Internaz. di Scienze e Lettere»), titolo («Le principali voci italiane della Moda»), editore e luogo di pubblicazione («Casa editrice Varietas, Milano – via Petrarca, 4»). Segue, poi, una pagina contenente un elenco delle opere di De Luca, tra cui i suoi precedenti lavori di carattere lessicografico. Prima del corpo delle voci, vi è la Premessa dell’autore, in cui si specifica la motivazione che lo ha spinto a compilare il repertorio, vale a dire «l’umiliazione e l’avvilimento della nostra lingua di fronte alle altre d’oltre confine, e in ispecial modo alla francese, la quale, con le nuove fogge, cioè col modello di ciò che si deve portare, lancia le parole che si devono dire, e gli italiani (con l’i minuscolo) le ripetono come altrettanti pappagallini, or per ignoranza, or per difetto di cervello, quando non si tratti di poca o nessuna dignità nazionale» (p. 3). L’intento dell’autore è, «se non estirpare la mala pianta dell’errore e dell’esotismo, per lo meno darle più ristretto terreno» (p. 4). Con questo repertorio si vogliono, quindi, fornire gli equivalenti italiani dei molti forestierismi della moda entrati nella lingua d’uso soprattutto attraverso il francese, in particolare per le voci che, secondo l’autore, «in italiano possiamo esprimere con altrettante parole proprie, schiette, che non lasciano alcun dubbio» (ib.). De Luca dichiara che «in quest’opuscolo – aggiunto ai due precedenti con la medesima speranza [...] è indicata fin dove è possibile la voce nostrana che nella maggior parte dei casi può sostituire la straniera» (ib.). Seguono poi le voci e, alla fine del volume, due postfazioni dedicate alle sue precedenti opere (Alcuni giudizi sulla Piccola guida dello scrittore corretto, a p. 23 e Alcuni giudizi sul Prontuario dello Sport, a p. 24), in cui si riportano gli elogi che diverse figure della politica e della cultura avevano espresso nei confronti di entrambe. Il volumetto si conclude con un indice di errata-corrige, in cui si forniscono le correzioni di alcuni refusi grafici (p. 25). 

Macrostruttura

Il dizionarietto di De Luca è costituito da 380 voci, tutti prestiti non adattati principalmente dal francese, in parte dall’inglese e in alcuni pochi casi anche da altre lingue (russo, giapponese, indiano). L’intento del repertorio è prescrittivo ed è quello di fornire l’equivalente italiano dei forestierismi raccolti. Le voci sono disposte in ordine alfabetico e suddivise per lettera. Si trovano, quindi, voci generiche della moda e della sartoria («ATELIER: studio, laboratorio»; «AMPLEUR: ampiezza»; «BOÎTE: scatola»; «CHAUSSURE: ciò che si infila ai piedi, siano calze, scarpe o stivaletti (È maldetto Calzature per indicare le sole scarpe)»; «COSTUME: abito, vestito»; «ÉCHANTILLON: saggio, campione»; «FASHION, FASHIONABLE (voci inglesi): moda, alla moda»; «GLACE: specchio»; «LION: signore esageratamente elegante: altre volte si chiamò muscardin, bécane, cocodé, smart, gommeux, boulevardier, dandy, ecc.»; «MAISON: Casa, Ditta, Società»; «MANNEQUIN: modello, se donna; bambola, se di cartapesta (non manechino o manichino)»; «NOUVEAUTÉ: novità, cosa nuova, recentissima invenzione (non “creazione”)», voci relative a specifiche lavorazioni delle stoffe o a tipologie di tessuti («ALPAGAS: alpaga, sorta di lana»; «CACHEMIRE: Cascemir, tessuto di lana della capra del Cascemir (India)»; «CANNETÉ: stoffa di lana pettinata a cannettine»; «CHARMEUSE: stoffa di seta»; «DENTELLE: merletto»; «DIABLETINE: tessuto brillante lavabile»; «ETAMINE: stamigna, tessuto rado per tendine»; «FILET: reticella, pizzo a reticella»; «LIBERTY: stoffa leggera di seta e cotone») e ai loro relativi colori («BLEU: (o alla tedesca blu e peggio blù): azzurro, turchino, oltremare»; «BLEU CIEL: cilestro, celestino»; «BLEU GENDARME: verdazzurro, cioè azzurro verdastro del colore delle uniformi degli usseri o gens d’armes»; «CERISE (color della ciliegia): cremisi o chermisi»; «ÉCRU: crudo colore della seta naturale»; «FRAMBOISE: lampone (colore)»; «GRISAILLE: grigiastro, bigliastro (colore)»; «KAKI: colore di stoffa indiana»), termini riferiti a tipologie di capi, di accessori e di calzature («ARMONIÈRE: borsetta»; «BLAZER: giacchetto estivo di foggia maschile»; «BOLERO: giacchettino per signora»; «CANOTIÈRE: forma di blusa e di cappello per sport»; «CULOTTES: mutandine»; «FICHU: scialletto, ma è ormai dell’uso anche la parola fisciù»; «GOLF o GOLF-COAT: giacchetta o maglia di lana o di seta (detta così perché usata pel golf, sorta di giuoco anglo-scozzese»; «NEGLIGÉ: vestaglia, abito da camera»; «PLASTRON: cravatta a nodo speciale, piatto»). Sono registrati, inoltre, termini che non riguardano strettamente l’ambito della moda, quali ad esempio «BEBÉ o BABY: bimbo, piccino, bambolino, ecc.», «CRIANT: stridente, urlante», «DERNIER CRI: ultima espressione», «EMPLETTE: provvista, compera», «FAIRE PART: partecipazione (per nozze o morte)»; «PROPRE, PROPRÉTÉ: pulito, pulizia (non proprietà)»; «VIS-À-VIS: di fronte, di rimpetto, dirimpettaio», probabilmente entrati nell’uso a partire dal linguaggio giornalistico. Un caso interessante è quello di «IN: di (nelle frasi abito in seta bianca, in crespo rosso, in lana verde, invece di abito di seta bianca, di crespo rosso, di lana verde e simili)», unica voce, per così dire, grammaticale della raccolta. Alcuni lemmi, inoltre, riportano una grafia errata (p. es., ALMSTER – ma hamster; «san façon» – ma sans façon; MADAPOLAN – ma madapolam).
In alcune voci sono presenti rimandi ad altre voci, come si vede in «COMPLET (V Tout de même) […]» o «DORSAY (vedi: TIGHT): abito a falde». 

Struttura lemma
Le voci di questo repertorio sono brevissime: in esse si fornisce soltanto l’equivalente italiano del termine messo a lemma e non si danno ulteriori informazioni su pronuncia, etimologia o grammatica - tranne in alcuni pochi casi, quali, ad esempio, «BANDOLIÈRE (en) […]», «HENNÉ (dall’arabo hinna) […]», «JERSEY (pron. Gerse) […]». Il lemma è in stampatello maiuscolo, mentre la definizione in minuscolo; in corsivo i pochi esempi d’uso forniti (e.g. «FANTASIE (o Abito fantasia) […]»; «FLACON: vasetto, bottiglina, boccettina (non flacone)»). 
Nr volumi: 1
Nr colonne: 1
De Luca, Pasquale VEDI
Autore
1865-1929

È stato uno dei rappresentanti della cultura napoletana tra fine Ottocento e primo Novecento (cfr. Ascenzi-Di Felice-Tumino 2008, Di Marco 2016). Fu romanziere, drammaturgo, poeta, critico d’arte, giornalista, oltre che Socio corrispondente dell’Accademia Pontaniana. Collaborò con numerose riviste letterarie italiane e, insieme ad altri autori, diede vita al movimento dell’avvenirismo. Fu autore di racconti, romanzi, scritti storico-patriottici, novelle, commedie. Fu giornalista a Napoli e diresse, dal 1896 al 1910, «Natura e Arte», poi di «Casa e Famiglia» e infine di «Varietas» fino al 1927. Morì a Milano nel 1929.

Studi


  • Elisa Altissimi, La sopravvivenza delle sostituzioni dei forestierismi nel Commentario-Dizionario italiano della moda di Cesare Meano (1936): tre casi, «Lingue Culture Mediazioni», 7 (2020), pp. 51-70.

    https://www.ledonline.it/index.php/LCM-Journal/article/view/2132/1409

  • Anna Ascenzi, Maila Di Felice, Raffaele Tumino, Santa giovinezza! Lettere di Luigi Bertelli e dei suoi corrispondenti, 1883-1920, Macerata, Alfabetica, 2008, p. 457, n. 1.

  • Maria Francesca Bonadonna, Il fascismo contro i francesismi della moda. Il Commentario Dizionario di Cesare Meano, «L’Analisi linguistica e letteraria», XXI (2013), pp. 191-206.

    https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/284/222

  • Giampiero Di Marco, In mezzo al guado. Pasquale De Luca (1865-1929), Napoli, Paolo Loffredo editore, 2016.

  • Massimo Fanfani, L’ideologia dei vocabolari nella prima metà del Novecento, in id., Dizionari del Novecento, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2019, pp. 15-90.

  • Gabriella Klein, La politica linguistica del Fascismo, Bologna, Il Mulino, 1986.

  • Stefano Ondelli, Moda, forestierismi e traduzioni: un confronto interlinguistico, «Lingue Culture Mediazioni», 7 (2020), pp. 71-90.

    https://www.ledonline.it/index.php/LCM-Journal/article/view/2266/1410

  • Sergio Raffaelli, Le parole proibite. Purismo di stato e regolamentazione della pubblicità in Italia (1812-1945), Bologna, Il Mulino, 1983.

    https://archive.org/details/leparoleproibite0000raff/page/n3/mode/2up

Opere dell'autore


  • Pasquale De Luca, Le principali voci italiane della Moda, 2a edizione riveduta e aumentata, Milano, Casa editrice Varietas, 1925.

  • Giovanni Bistolfi - Pasquale De Luca, Alba di fiamme: dramma patriottico in tre atti, Milano, Casa editrice Varietas, 1914.

  • Basilio Cittadini - Pasquale De Luca, Album-ricordo della grande esposizione internazionale di Milano 1906, Buenos-Aires, Edizione speciale del giornale “La Patria degli italiani”, 1906.

  • Pasquale De Luca, Racconti silvani, Trani, Pantagruel, 1888.

  • Pasquale De Luca, Ars. Piccola Galleria napoletana, Milano, Casa Edit. Della Cronaca Rossa, 1889.

  • Pasquale De Luca, L’onorevole Zucchini, Milano, Tip. Verri Edit., 1890.

  • Pasquale De Luca, L’onorevole Zucchini, Milano, Tip. Verri Edit., 1890.

  • Pasquale De Luca, I denari: vita napoletana, Napoli, Lezzi, 1892.

  • Pasquale De Luca, Il nodo: commedia in tre atti, Napoli, S. De Angelis, 1892.

  • Pasquale De Luca, Myosotis, Napoli, Chiurazzi, 1892.

  • Pasquale De Luca, Mamme, Napoli, Gambella, 1892.

  • Pasquale De Luca, Dopo…: tre atti, Napoli, F. Bideri, 1894.

  • Pasquale De Luca, Il prodigio, Milano, Milano, Casa editrice Varietas, 1900. 

  • Pasquale De Luca, Alle porte della felicità, Torino, Renzo Streglio, 1902.

  • Pasquale De Luca, Le ambiziose, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.

  • Pasquale De Luca, Il borghese gentiluomo. Commedia lirica in tre atti: dalla comédie omonima di Molière. Teatro dei Filodrammatici, maggio 1906, Milano, Stab. Tip. Virgilio, 1906.

  • Pasquale De Luca, Il poeta: dramma lirico in un atto, Bovisio, Tip. Pietro Radaelli, 1906.

  • Pasquale De Luca, I liberatori: visioni e figure del risorgimento, Buenos Aires, Stab. tip. E. Reggiani, 1908.

  • Pasquale De Luca, Aixa: dramma lirico in un prologo e tre atti, Milano, Stab. Tip. Arte e Lavoro, 1908.

  • Pasquale De Luca, Maria Antonietta: dramma lirico in tre atti, Milano, Tip. La Compositrice, 1908.

  • Pasquale De Luca, Dall’Alpi al Mare: visioni di bellezza e di vita dell'Italia contemporanea, Buenos Aires, Corrientes, 1909.

  • Pasquale De Luca, La cacciata de’ mori: dramma lirico in un prologo e due atti, Como, Stabilimento Tipografico della Società Editrice Roma, 1909.

  • Pasquale De Luca – Vittorio Giglio, I difensori della patria: organizzazione, vita ed eroismi dei soldati d’Italia, Como, Milano, Damiano, 1911.

  • Pasquale De Luca, La primavera della patria: il giubileo d'Italia e le esposizioni del 1911, Buenos Aires, Corrientes, 1911.

  • Pasquale De Luca, Visioni italiche. 1. Dall’Alpi all’Adriatico, Bergamo, Istituto italiano d’arti grafiche, 1911.

  • Pasquale De Luca, L’esposizione annuale della permanente milanese, «Emporium: rivista mensile illustrata d'arte, letteratura, scienze e varietà», 198 (giugno 1911), vol. 33, pp. 485-492.

  • Pasquale De Luca, La terza esposizione degli acquarellisti lombardi, «Emporium: rivista mensile illustrata d'arte, letteratura, scienze e varietà», 1911, vol. 36, pp. 468-472.

  • Pasquale De Luca, Visioni italiche. 2. Dalla Riviera al Tevere, Bergamo, Istituto italiano d’arti grafiche, 1912.

  • Pasquale De Luca, Le illustrazioni dei ‘Promessi Sposi’: dal Gonin al Previati, «Emporium: rivista mensile illustrata d'arte, letteratura, scienze e varietà», 207 (marzo 1912), vol. 35, pp. 177-194.

  • Pasquale De Luca, Visioni italiche. 3. Dal Vesuvio all’Isola sacra, Milano, Strenna a beneficio del Pio istituto dei rachitici, 1913.

  • Pasquale De Luca, La primavera della patria: il giubileo d’Italia e la eroica impresa d’oltremare, San Paulo, Ed. speciale del Fanfulla, 1913.

  • Pasquale De Luca, Il libro dei tesori, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1913.

  • Pasquale De Luca, Alba di fiamme, Milano, 1914.

  • Pasquale De Luca, Novelle dell’alba e del tramonto, Rocca San Casciano, 1918.

  • Pasquale De Luca, Alfredo Baccelli, Milano, Modernissima, 1920.

  • Pasquale De Luca, L'ultimo bacio: confessioni di un don Giovanni del 20° secolo, Milano, Casa editrice Vitagliano, 1920.

  • Pasquale De Luca, Dieci anni di giornalismo napoletano: (1885-1895), Milano, Stab. Grafico Reggiani, 1922.

  • Pasquale De Luca, Il soffio dell’amore (il prodigio), Milano, Sonzogno, 1922.

  • Pasquale De Luca, La più bella, Milano, Casa editrice Varietas, 1923.

  • Pasquale De Luca, Piccola guida dello scrittore corretto, Milano, Casa editrice Varietas, 1923.

  • Pasquale De Luca, Le principali voci italiane dello Sport, Milano, Casa editrice Varietas, 1924.

  • Pasquale De Luca, Il fuorestierismo nella moda, «Varietas», XXIII, n. 1, 1° gennaio 1925, p. 43.

  • Pasquale De Luca, Le principali voci italiane della Moda, 2a edizione riveduta e aumentata, Milano, Casa editrice Varietas, 1925.

  • Pasquale De Luca, Le voci della moda, «Varietas», XXII, n. 3, 1° marzo 1925, p. 200.

  • Pasquale De Luca, Il naufrago, «Varietas», 1926.

  • Pasquale De Luca, La casa e le cose, Milano, Vallardi, 1926.

  • Pasquale De Luca, Lo specchio e le allodole, Milano, Ceschina, 1929.

Altro


  • Tristano Bolelli, Il posto di alcune voci sull’industria tessile nei vocabolari italiani, «Bollettino della cotoniera», XXXVIII, n. 1, gennaio-febbraio 1943, pp. 13-14.

  • s.a., Autarchia del linguaggio, «Bollettino della cotoniera», XXXVI, n. 2, febbraio-marzo 1941, pp. 57 sgg.

  • s.a., Per l’italianità della lingua, «Bollettino della cotoniera», XXXVI, n. 3, marzo-aprile 1941, p. 110.

  • Appunti lessicali sulla fraseologia neologistica ed esotica nel campo cotoniero, «Bollettino della cotoniera», XXXVI, n. 4, aprile-maggio 1941, pp. 173-175.

  • s.a., Neologismi e forestierismi, «Bollettino della cotoniera», XXXVI, n. 5, maggio-giugno 1941, pp. 241-242.

  • s.a., L’eliminazione delle parole straniere, «Bollettino della cotoniera», XXXVI, n. 5, maggio-giugno 1941, pp. 271-272.

  • S.V., Si farà un dizionario tessile italiano, «Bollettino della cotoniera», n. 9, settembre-ottobre 1942, pp. 318-319.

  • U. M., Le voci straniere dell’industria tessile, «Bollettino della cotoniera», XXXVIII, n. 1, gennaio-febbraio 1943, p. 3.

  • s.a. L’igiene della lingua nostra, «Bollettino della cotoniera XXXVIII, n. 1, gennaio-febbraio 1943, p. 19.

  • U. M., La lingua italiana per la moda italiana, «Bollettino della cotoniera», XXXVIII, n. 2, febbraio-marzo 1943, p. 39.

  • U. M., La lingua italiana per la moda italiana, «Bollettino della cotoniera», XXXVIII, n. 2, febbraio-marzo 1943, p. 39.

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVI, n. 4, aprile-maggio 1941, pp. 176-179 (voci: alpaga; baiadera; bandinella; beaver; broccato; casimir).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti II, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVI, n. 5, maggio-giugno 1941, pp. 248-250 (voci: amàzone; broccatello; cambrì; canneté; cannellato; casaina; corkscrew; crespo; croisé).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti III, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVI, n. 6, giugno-luglio 1941, pp. 291-293 (voci: aviatore; beaverteen; calicot; chiné; coutil; cretonne; damasco).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti IV, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, pp. 345-346 (voci: dowlas; etamine; flanella; foulard; gabardine).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti V, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, pp. 392-393 (voci: catalogna; côte-cheval o côte de cheval; diagonale; fustagno; garza; madápolam).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti VI, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, pp. 450-451 (voci: drill; florida; gobelin; lampas; linone).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti VII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, p. 494 (voci: merino; millerighe; moleskine).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti VIII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, pp. 549-550 (voci: coperte; côtelé; cover coat; mollettone).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti IX, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1941, pp. 591-592 (voci: domestic; faglia francese; flammè; floconné; oxford).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti X, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1942, pp. 23-24 (voci: lancè; moiré; mussolina; plissè).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XI, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», s.d., 1942, pp. 58-59 (voci: cheviot, cheviotte; chevron; peluches).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 4, aprile-maggio 1942, p. 141 (voci: chiffon; panama).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XIII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 6, giugno-luglio 1942, pp. 213-214 (voci: cravatte (tessuti per); crespo di Cina; crespo Giorgetta; epinglé; plaid).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XIV, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 7, luglio-agosto 1942, pp. 251-252 (voci: cardato; castorino; castoro; cord (cannellato); crespo marocchino).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XV, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 9, settembre-ottobre 1942, pp. 333-334 (voci: elastique; eschimo; moscova, moskowa; moulinè).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XVI, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 10, ottobre-novembre 1942, pp. 213-214 (voci: drapé; homespun; jarreux).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XVII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 11, novembre-dicembre 1942, pp. 409-410 (voci: grisaille; maglia).

  • Dizionario tecnico e linguistico dei tessuti XVII, a cura del prof. G. Strobino e del dott. E. Villa, «Bollettino della Cotoniera», XXXVII, n. 12, dicembre 1942-gennaio 1943, pp. 446-447 (voci: gaufrè; nid d’abeille).

  • Cesare Meano, Note linguistiche, «Bollettino d’informazioni dell’Ente Nazionale della Moda», VIII, nn. 4-5, dicembre 1942, pp. 1-3.

  • Cesare Meano, Note linguistiche, «Bollettino d’informazioni dell’Ente Nazionale della Moda», VIII, n. 1, gennaio 1943, p. 7.

  • Cesare Meano, Note linguistiche, «Bollettino d’informazioni dell’Ente Nazionale della Moda», VIII, n. 3, marzo 1943, p. 3.

  • Cesare Meano, Note linguistiche, «Bollettino d’informazioni dell’Ente Nazionale della Moda», VIII, nn. 4-5, aprile-maggio 1943, pp. 5-6.

  • Cesare Meano, Note linguistiche, «Bollettino d’informazioni dell’Ente Nazionale della Moda», VIII, n. 6, giugno 1943, p. 7.

  • Paolo Monelli, Pyjamas, «Gazzetta del popolo», 1° giugno 1932, p. 3.

    https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/517#dettagli

  • Paolo Monelli, Atelier, «Gazzetta del popolo», 6 luglio 1932, p. 3.

    https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/567#?c=0&m=0&s=0&cv=0

  • Paolo Monelli, Parure, «Gazzetta del popolo», 9 novembre 1932, p. 3.

    https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/739#?c=0&m=0&s=0&cv=0

  • Paolo Monelli, Foncé, «Gazzetta del popolo», 30 novembre 1932, p. 3.

    https://www.dioramagdp.unito.it/items/show/776#?c=0&m=0&s=0&cv=0

  • Vincenzo Musella, La moda e le parole straniere, «Giovanissima», anno VIII, n. 4, febbraio 1938, p. 30.

    http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/visore/#/main/viewer?idMetadato=17508593&type=bncr

  • s.a., Autarchia di linguaggio, «L’Organizzazione Scientifica del Lavoro», anno XVI, n. 1, gennaio 1941, pp. 9-10.

    http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/visore/#/main/viewer?idMetadato=16915740&type=bncr

  • Alfredo Panzini, Dizionario moderno. Supplemento ai dizionari italiani, Hoepli, Milano, 1905.

  • Emilio Villa, Neologismi dell’industria delle fibre tessili artificiali, «Bollettino della cotoniera», XXXVII, n. 4, aprile-maggio 1942, pp. 134-136.

Scheda a cura di

Scheda a cura di
Caterina Canneti
Ultima modifica
02/11/2025
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